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La Presidente Bce, durante l’ultima conferenza stampa ha specificato che “gli acquisti effettuati durante il temporaneo Pandemic Purchase Programme (PEPP) continueranno almeno fino a giugno 2021” e che “i principali pagamenti dei titoli in scadenza saranno reinvestiti in obbligazioni almeno fino a giugno 2022".

Bce ha annunciato ulteriori misure a dicembre e quindi molto probabilmente resterà un acquirente di obbligazioni per i prossimi 18 mesi almeno. La BCE sembra intenzionata a non ridurre le sue partecipazioni obbligazionarie vendendo titoli, ma eliminando gradualmente i suoi investimenti esistenti”. Un atteggiamento comune alla Federal Reserve, anch’essa impegnata nel contenimento degli effetti della pandemia sull’economia.

Per questo motivo molte obbligazioni, pur offrendo ritorni moderatamente positivi, potrebbero mantenere nel breve una bassa volatilità; è però lecito chiedersi cosa potrebbe accadere a questo mercato e a molti investitori, quando si cominceranno le manovre di rientro sul maggior debito cumulato e quando verranno meno le attività di sostegno.

Rimarrà ancora a lungo il mercato obbligazionario un'investimento sicuro e di bassa volatilità? Sarà necessario essere molto selettivi nella scelta e nella diversificazione, assumendo un grado di consapevolezza via via superiore della tipologia di titoli acquistati e dei lori rischi potenziali?

Sono questi alcuni grandi interrogativi che già da anni ci si pone verso il mercato obbligazionario ma che nel corso del prossimo triennio potrebbe costringere molti risparmiatori ad affrontare scenari non ben ponderati quando in questi anni, per trovare rendimenti appetibili, si sono spinti ad acquistare scadenze progressivamente più lunghe magari anche investendo in titoli di basso rating e alto rapporto rischio/rendimento.

Il Rendi Stato Nov2020 fornito da Banca D'Italia (link al rendistato) ci dà un'idea ben precisa di come investendo ad un anno siamo arrivati ad una perdita certa ante tasse e commissioni superiore al mezzo punto percentuale, mentre per sperare di superare l'1% di rendimento lordo, bisogna essere disposti a vincoli superiori ai 10 anni.

Se vuoi capire quali soluzioni possano essere trovate per l'enorme massa di liquidità oggi presente sui conti correnti di molti italiani o investita in titoli con rendimenti netti negativi o vincolata in titoli ultradecennali per ottenere pochi decini di punto di rendimento, allora è opportuno dedicare qualche istante a dialogare di Consulenza Finanziaria personalizzata. (Clicca Qui)


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